A causa dello sciagurato oroscopo di un improbabile astrologo televisivo, Fred, architetto di una ditta privata, e la moglie Ada si trovano a dover fronteggiare una serie di imprevedibili contrarietà, che sconvolgono il loro tranquillo tran-tran. In una serie di equivoci a catena dagli imprevedibili sviluppi, un comune soggiorno borghese diviene così teatro di una serie di stralunati personaggi: dai genitori di lei, Sara e Sam, travolti da una tardiva e tempestosa crisi coniugale, alla giovane Wanda – la svampita che è causa del dissidio – a Walter, logorroico collega di Fred, che, ansioso di portare il suo aiuto, produce effetti letali.
Una esilarante e riuscita variante nostrana della situation comedy, insomma, che, nel rispetto dei meccanismi che ne regolano la conduzione, ritrae in un unico ambiente episodi di vita quotidiana, traendone spunto per gag e fulminanti scambi di battute. Un umorismo intelligente, mai greve o trasandato nella scrittura, che richiama alla memoria le raffinate commedie televisive dei nostri anni Sessanta.
La regia mira ad assecondare, nel dialogo e nell’azione scenica, il ritmo serrato che caratterizza il testo, scandendolo con frequenti jingles, e, non preoccupandosi di dare credibilità alla vicenda e ai personaggi, li sfiora con ironia e leggerezza sul filo di un’impronta vagamente astratta e irreale.
Claudio Grattacaso è nato nel 1962 a Salerno, dove vive e insegna. È autore di testi teatrali e racconti. Il suo primo romanzo, La linea di fondo (Nutrimenti 2014), è stato segnalato dal comitato di lettura dell’ultima edizione del Premio Italo Calvino.