IL LABORATORIO

diretto da Maurizio Picariello – Teatro di Gluck

Telefono:  328 414 3794

Il “teatro creativo” è un processo il cui principale risultato è connesso con le trasformazioni che esso mette in moto nei ragazzi che vi prendono parte, che vengono indirizzate verso la crescita sana della persona e lo sviluppo delle sue potenzialità, in termini di fiducia, speranza, senso di sicurezza, scoperta empatica e concentrazione, un sistema di valori fondato sul rispetto, sulla cooperazione e sulla tolleranza.

Il teatro così come da noi inteso è un teatro diretto a favorire l’inclusione attraverso quei processi di scambio su diversa scala, creando una “rete” (Teatro/Accoglienza/Comunità) di partenza che sia l’obiettivo principale della integrazione a diversi livelli.

Il laboratorio, condotto da Maurizio Picariello (arte teatro terapeuta), pur avendo un obiettivo specifico nella “relazione d’aiuto”, è in grado di rii-definire il contesto stesso in cui l’intervento si sviluppa, facendolo diventare il luogo comune, di scambio, di appartenenza e condivisione di esperienze. Un luogo dove persone di varia provenienza e condizione possono incontrarsi e sperimentare emozioni, creare e dare nuovi significati. Su questo sfondo si affacciano Racconti, Suggestioni, Testimonianze, reali, immaginarie, prese dalla letteratura o dalla propria biografia.

IL PERCORSO È RIVOLTO A:

Il laboratorio si rivolge a ragazzi adolescenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni compiuti. (Max. 15 allievi)

IL LABORATORIO CON CADENZA SETTIMANALE SI REALIZZA ATTRAVERSO:

La fase di fondazione è destinata alla creazione del clima di gruppo (fiducia, intimità, collaborazione) e all’attivazione delle risorse espressive e creative dei partecipanti.  Rituali d’inizio, attivazione fisica, contatto, collaborazione, improvvisazione immaginativa e narrativa

La fase di creazione è quella in cui si creano scene, ruoli e drammaturgie, e si mette in moto il processo creativo e drammatico.  Emozioni, situazioni, sculture, ruoli immaginativi, sociali e familiari.

La fase di condivisione è quella in cui il processo drammatico viene riesaminato dai partecipanti e ne vengono condivisi i vissuti oggettivi.  Scambio affettivo e sociale, rilassamento immaginativo, raccontarsi

Le tematiche da affrontare saranno definite in base alle caratteristiche specifiche del gruppo di allievi e di volta in volta verrà stabilito un percorso specifico.

FINALITÀ:

  • Allenare le capacità comunicative
  • Costruire la propria identità in un gruppo
  • Coesione
  • Scambio sociale
  • Aumentare la consapevolezza di se stessi
  • Autoregolarsi
  • Esprimere le proprie idee ed emozioni
  • Sviluppato una maggiore coscienza di sé e delle proprie capacità creative
  • Contribuito ad un progetto di gruppo, condividendone gli obiettivi e fornendo il proprio apporto in modo creativo e costante secondo i propri interessi e predisposizioni;
  • Comunicare i propri sentimenti attraverso gesti e voce

 

 

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