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Per i disturbi della comunicazione in età evolutiva
a cura di
Carmen Guarino psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale con consolidata esperienza in conduzione di gruppi teatrali con bambini e ragazzi con disturbi relazionali e comunicativi Epifania Gimmelli pedagogista clinica con consolidata esperienza in conduzione di gruppi teatrale con bambini e ragazzi con disturbi relazionali e comunicativi Maurizio Picariello attore ed esperto teatrale, con consolidata esperienza in conduzione di gruppi teatrale con bambini e ragazzi con disturbi relazionali e comunicativi Per disturbi della comunicazione in età evolutiva intendiamo:- disturbo dell’espressione del linguaggio ,
- disturbo misto dell’espressione e della ricezione del linguaggio,
- disturbo della fonazione,
- balbuzie, includendo anche mutismi elettivi e selettivi.
I “sintomi” che si manifestano nei deficit comunicativi verbali e relazionali, rappresentano la parte manifesta dei disturbi, dietro i quali si cela spesso un mondo fatto di disagi emozionali , che hanno un impatto sulla qualità di vita sociale e scolastica dei bambini/ragazzi con disturbi della comunicazione e delle loro famiglie.
Modalità di intervento tecnico-specialistico
- Valutazione iniziale dell’equipe con test standardizzati
- percorso individualizzato singolo e di gruppo
- consulenza e training genitoriale
- coinvolgimento insegnanti
- valutazione finale con strumenti specifici
Macro aree di lavoro
- Tecniche per la disfluidità verbale
- Tecniche per la tensione emotiva
- Tecniche per l’Ansia Sociale
Obiettivi
- riabilitare-abilitare la naturale innata attitudine comunicativo-sociale,
- ridurre i blocchi e o ripetizioni ed i comportamenti evitanti condizionati da questi,
- analizzare e ristrutturare i vissuti negativi .
La multidimensionalità di questi disturbi dunque richiede interventi integrati; pertanto i programmi di teratroterapia prenderanno in considerazione non solo i sintomi caratteristici dei diversi disturbi, ma la globalità del bambino/ragazzo nel suo comportamento comunicativo.
Il percorso terrà conto delle differenze legate alle caratteristiche del disturbo ed all’età, dividendo in due gruppi i partecipanti bambini-adolescenti, tenendo conto delle loro caratteristiche personali, nel rispetto della loro individualità.