IL LABORATORIO
diretto da Paolo Capozzo
Cosa vuol dire “recitare”? Semplificando il discorso potremmo dire che recitare significa mettersi nei panni di un altro (il personaggio), comprendere la sua emotività, sposarne le motivazioni, pensare ed agire come farebbe lui. In poche parole mettere se stessi (corpo, memoria e sentimento) al suo servizio.
Se partiamo da questo assunto, potremmo dire che Recitare è sì una questione tecnica (la capacita di “parlare e agire” in modo formalmente corretto) ma, innegabilmente, richiede molto altro: empatia, spirito di osservazione, capacità analitiche, sensibilità, creatività.
Recitare è un’arte complessa, amante dei dettagli e delle differenze piuttosto che delle generalizzazioni.
E’ il punto di arrivo di un percorso che parte necessariamente da quello che siamo, dal nostro rapporto con noi stessi e con gli altri, prima ancora di tentare di essere altri da se’.
Il Laboratorio è rivolto a:
… chi avrebbe sempre voluto, a chi lo ha già fatto e vuole proseguire il suo percorso, a chi è già in cammino, a chi non conta gli anni ma dà importanza agli attimi, a chi vuole trovare nuove vie espressive per le proprie emozioni, a chi vuole fare sempre un passo più in là. Da 19 a 99 anni.
NAVIGAZIONE RAPIDA
- Isole – 2020/2021
- Saggio Virulento – 2019/2020
- Esperimenti di Laboratorio – 2018/2019
- ‘O Suonn’ – Oltraggio a Shakespeare – di Paolo Capozzo – 2017/2018
- Futura Progenie – di Paolo Capozzo – 2016/2017
- Punti di sVista – tratto da “Esercizi di Stile” di Raymond Queneau – 2016/2017
- Amammé – 2015/2016
- Ecce Mulier – 2014/2015
ISOLE - 2020/2021
Sinossi
Isole. Tali siamo stati in questo anno di pandemia.
Lontani, separati da un mare in tempesta, eppure caparbiamente connessi uno dall’altro, come abbiamo potuto.
Quello che vedrete è il saggio del nostro “laboratorio al tempo del covid”, il risultato di mesi di lavoro on-line. Tante ore in cui, imprigionati dietro una webcam, abbiamo delegato la nostra anima a viaggiare.
Provo infinita riconoscenza per gli allievi di 99LAB, questo arcipelago numeroso e variegato di donne e uomini, che ancora una volta hanno dimostrato tutta la passione e l’amore che li anima e di cui sono orgoglioso.
Buona visione
Paolo Capozzo
Allievi
Luca Aquino – Carmela Aria – Noemi Basile – Pasquale Cincotti – Piero Della Sala – Anna Di Nardo – Antonia Di Nardo – Tino Gubitosi – Eliana Lepore – Marina Parrilli – Alessio Tito
IL VIDEO
SAGGIO VIRULENTO - 2019/2020
Sinossi
Signore e signori, quello che state per vedere è, senza dubbio, il Saggio di Laboratorio più spericolato ed incosciente che abbiamo mai realizzato.
Attori rigorosamente a distanza, connessioni ballerine, ambientazioni domestiche, luci da salotto, costumi caserecci … E’ come camminare sul filo senza rete, non v’è modo di correggere gli errori; d’altra parte deve essere così, perché il teatro non ammette ripetizioni.
Allievi
Luca Aquino – Carmela Aria – Pasquale Cincotti – Piero Della Sala – Anna Di Nardo – Tiziana Esposito – Tino Gubitosi – Eliana Lepore – Anna Marzullo – Marina Parrilli – Maddalena Poerio – Alessio Tito
IL VIDEO - Parte 1
IL VIDEO - Parte 2
ESPERIMENTI DI LABORATORIO - 2018/2019
Sinossi
Solitamente un Laboratorio Teatrale si muove dallo studio del testo scritto (di autori più o meno noti) per poi arrivare alla sua trasposizione scenica. La scelta del nostro laboratorio, quest’anno, è stata quella di fare un passo indietro e partire proprio dalla creazione dei testi da mettere in scena.
Un lavoro di qualche mese che ha visto gli allievi impegnarsi nella scrittura di diversi testi teatrali, tra cui abbiamo selezionato i tre atti unici che vedrete stasera. Un doppio atto creativo dunque: scrittura e messa in scena, in cui gli allievi sono stati coinvolti come autori, interpreti e registi.
I testi scelti sono:
L’Onorevole – di Ciro Borrelli
Non voglio passare per quella che non sono – di Luca Aquino
L’esame di coscienza – di Domenico Cipriano
Allievi
Luca Aquino – Ciro Borrelli – Ilia Caso – Marinella Cataldo – Pasquale Cincotti – Domenico Cipriano – Adriano Costa – Raffaella Del Vecchio – Piero Della Sala – Anna Di Nardo – Antonia Di Nardo – Eliana Lepore – Maria Antonietta Russo – Marina Parrilli – Maddalena Poerio
Galleria Fotografica
IL VIDEO
'O SUONN' - OLTRAGGIO A SHAKESPEARE - di Paolo Capozzo - 2017/2018
Sinossi
E’ Shakespeare, anche se non sembra. E’ Shakespeare perché in scena vedremo la commedia così come la conosciamo: nomi, ambienti, accadimenti …
Ma non lo sembra, perché la riduzione del testo in dialetto esalta alcuni colori dell’opera stemperandone altri, creando una forte distanza tra i personaggi originari e la nostra reinterpretazione.
Provate a guardare lo spettacolo senza pregiudizi; poi, alla fine, … se vi avremo offeso faremo ammenda.
Allievi
Luca Aquino – Carmela Aria – Vincenzo Bianco – Pasquale Cincotti – Piero Della Sala – Silvia Di Mauro – Anna Di Nardo – Antonia Di Nardo – Tiziana Esposito – Giulia Fierro – Angelita Gambuti – Eliana Lepore – Anna Marzullo – Marina Parrilli – Maddalena Poerio – Michele Violano
Grazie ad Antonia Di Nardo per le bellissime foto di scena
Galleria Fotografica
LE PROVE - frammento estratto da "Fila 1 Posto 5"
IL TRAILER promo n°1
IL TRAILER promo n°2
FUTURA PROGENIE - di Paolo Capozzo - 2016/2017
Sinossi
Sono due storie noir che, sebbene di qualche anno fa, fotografano in modo preciso (ed impietoso) l’attualità.
Il primo (La sazietà – 2004) è un ritratto nichilista di un mondo (immaginario?) decadente e malato in cui i rapporti di forza tra i personaggi sono regolati solo da interessi economici. Due prigionieri sorvegliati da tre guardiani, tonnellate di roba da consumare ogni giorno per salvaguardare l’equilibrio di un Sistema che non riconosce altro valore che il denaro.
Il secondo (L’ultimo fiore – 2005), racconta di un ipotetico prossimo futuro, in cui l’intera umanità è stata costretta a migrare verso un altro pianeta a causa di un disastro incombente. Un ultimo gruppo di 5 donne è ancora sulla terra, in attesa della navicella che sta per venire a prenderle. Ma qualcosa andrà storto e le donne dovranno fare i conti con il loro istinto di sopravvivenza.
Nota
E’ una performance per niente facile. Ne’ per gli attori, ne’ per il pubblico. Ne siamo coscienti. Avremmo potuto scegliere dei testi più leggeri, qualcosa che strizzasse l’occhio al pubblico, che concedesse qualche grassa risata scacciapensieri…
Siamo rimasti imprigionati nella nostra convinzione che il Teatro sia cosa diversa dall’Intrattenimento. Il teatro è lo specchio di ciò che siamo. E quello che siamo non è sempre piacevole a vedersi.
Allievi
Luca Aquino – Carmela Aria – Silvia Di Mauro – Anna Di Nardo – Tiziana Esposito – Giulia Fierro – Arcangelo Grimaldi – Eliana Lepore – Daniela Manzi – Anna Marzullo
Galleria Fotografica
LA PERFORMANCE FINALE
PUNTI DI SVISTA - tratto da "Esercizi di Stile" di Raymond Queneau - 2016/2017
Sinossi
Le motivazioni
La domanda sorge spontanea, perché mai uno dovrebbe frequentare un laboratorio teatrale se non fa l’attore? La risposta è banale.
Perché fa bene J. Migliora la propria capacità di comunicare, di relazionarsi con gli altri, di osservare e comprendere le motivazioni e gli atteggiamenti altrui.
Un laboratorio teatrale coinvolge aspetti inerenti la Persona prima ancora che le Tecniche di recitazione. Infatti, l’unico strumento che un attore ha a disposizione per fare il proprio lavoro, per interpretare altri da se’, è se stesso – il proprio Essere (Corpo-Memoria-Sentimento).
Prima di diventare un altro, quindi, bisogna fare i conti innanzitutto con se stesso; bisogna partire da quello che si è, da come si appare, da cosa si vorrebbe essere.
La performance di questa sera
La performance del I Anno del Corso per Adulti che vedrete stasera è tratta (molto liberamente) da un testo non teatrale: Esercizi di Stile di Raymond Queneau per la traduzione di Umberto Eco.
La storia è semplice: un viaggiatore nota sull’autobus un giovane, dal collo lungo e dal cappello stranamente decorato, con una specie di treccia al posto del nastro. Il giovane ha un battibecco con un altro passeggero, poi va a sedersi in un posto che si è liberato. Più tardi, il narratore/viaggiatore incontra nuovamente il ragazzo, ora in compagnia di un amico, il quale gli consiglia di fare aggiungere un bottone al soprabito.
Questo banale episodio di vita quotidiana viene raccontato da Queneau novantanove volte, con novantanove stili diversi, mettendo in gioco tutte le figure retoriche e i generi letterari (dall’epico al drammatico novantanove, dal racconto gotico alla lirica giapponese), giocando con il lessico, frantumando la sintassi. Il risultato: novantanove versioni dello stesso “fatto” all’insegna dell’umorismo, della fantasia e del virtuosismo linguistico.
Con lo stesso spirito abbiamo giocato la nostra partita, traducendo nei linguaggi di scena il testo letterario di Queneau/Eco. In questa “re-interpretazione” inevitabilmente abbiamo dovuto abbandonare il purismo della parola scritta per contaminarla con altri linguaggi, sacrificandone la perfezione letteraria a favore della dinamica teatrale.
I 99 modi di raccontare sono diventati per noi 99 (molti di meno in realtà) diversi punti di vista dello stesso episodio, 99 prospettive di 99 personaggi, ognuno col proprio carattere, il proprio carico di umanità, le proprie fragilità.
Allievi
Ciro Borrelli – Pasquale Cincotti – Antonia Di Nardo – Angelita Gambuti – Marina Parrilli – Maddalena Poerio – Luisa Preziosi – Emma Saltelli – Linda Silvestri – Michele Violano
Galleria Fotografica
LA PERFORMANCE FINALE
AMAMMÉ - 2015/2016
Sinossi
Tratto da vari autori, il laboratorio teatrale di quest’anno si è proposto di realizzare un “puzzle”, laddove le tessere hanno un unico filo conduttore: l’amore.
L’amore immaginario, sognato, l’amore rifiutato, l’amore vissuto, quello atteso, quello sdolcinato, volgare …
Ma l’amore, resta solo fine a se stesso sul palcoscenico oppure parla di noi, delle nostre vite?
Allievi
Luca Aquino – Marco Argentino – Carmela Aria – Silvia Di Mauro – Anna Di Nardo – Tiziana Esposito – Arcangelo Grimaldi – Eliana Lepore – Daniela Manzi – Anna Marzullo
Galleria Fotografica
LA PERFORMANCE FINALE
ECCE MULIER - 2014/2015
Sinossi
Quando, a Ottobre, mi sono ritrovato con una classe costituita da sole allieve femmine, ho temuto. Undici giovani donne, autonome, scolarizzate, esigenti. Troppo per un uomo solo.
Ora che quest’esperienza volge al termine, però, devo riconoscere che è stato un anno incredibilmente formativo per me, un continuo confronto tra la mia elementarità maschile (“pappa-cacca-gnocca”) e le infinite complessità femminili che questo gruppo matriarcale mi ha imposto.
Un Laboratorio è un luogo di sperimentazione, tecnica, didattica e umana. Ci si può permettere di osare, rischiare, azzardare, seguire l’istinto narrativo senza sottostare alle regole del botteghino.
Con queste premesse, è stato inevitabile affidarmi alla sensibilità delle mie allieve per costruire il nostro lavoro di fine anno, una piece tutta al femminile, scritta ed interpretata da sole donne.
I testi che portiamo sulla scena, infatti, pur appropriandosi di un paio di “spunti” tratti da I Monologhi della Vagina, in gran parte sono stati scritti dalle allieve del laboratorio.
Ognuna di esse ha dato il proprio contributo alla stesura di questo “copione condiviso”, donando alla nostra storia un pezzo del proprio vissuto, della propria personalità, della propria fantasia.
Di più. Per lasciare intatte le difficoltà di questa prova di fine anno, i testi non sono stati assegnati alle rispettive autrici, ma alle loro compagne di corso.
Undici donne, quindi, interpreti di altrettante Eva, con un unico Adamo sempre presente in scena ma ridotto a pura comparsa (un muto pupazzo di stoffa).
Da un punto di vista didattico, Ecce Mulier è una performance teatrale che contiene alcune prove particolarmente difficili per le attrici.
Cito un paio di esempi per non restare nel vago.
C’è una scena in cui le battute non sono assegnate alle allieve in modo canonico; in base ad una serie di eventi casuali, la stessa battuta potrebbe dirla un’attrice piuttosto che un’altra. Questo ha costretto tutte le allieve coinvolte in quella scena ad imparare tutte le battute previste dal copione e ad essere pienamente coscienti di quello che avviene sul palcoscenico.
Oppure, in un’altra scena, abbiamo lavorato sul completo distacco Corpo-Voce. Qui le attrici dialogano tra loro mentre i loro corpi si muovono completamente svincolati dalle parole. Facile a dirsi, molto più difficile a farsi.
A queste scene d’insieme abbiamo affiancato monologhi di grande intensità emotiva che richiedono altrettanta forza e capacità comunicativa per arrivare al pubblico.
Lasciamo, però, che siano loro a guidarci in questo viaggio. Spegnete i cellulari e accendete la mente e il cuore.
Paolo Capozzo
Allievi
Paola Cirillo – Ilaria D’Amore – Silvia Di Mauro – Anna Di Nardo – Titti Festa – Giulia Fierro – Francesca Giordano – Vinia Lasala – Eliana Lepore – Raffaella Macchia – Katia Maretto